Francesca Rota Busolini: saluto ai partecipanti

Nei giorni dal 14 al 16 giugno 2013 si è svolto a Momiano il Congresso sulla storia del Castello e dei suoi proprietari sino ai giorni odierni.

Francesca Rota Busolini

Sono stata gentilmente invitata dal Dott. Rota a rappresentare, insieme a mio fratello Filippo, la discendenza triestina della Famiglia Rota, in quanto figli dell’ultima contessa Fulvia Rota, residente a Trieste nella casa di famiglia, situata sul colle di San Giusto nella via intestata a Giuseppe Rota, musicista, compositore di musiche e opere – tra le quali la “Ginevra di Scozia” –  e direttore d’orchestra al Teatro Verdi di Trieste sino ai primi del Novecento.

Giuseppe Rota nasce nel 1833, fratello di Giovanni (pittore nato nel 1832) e Giacomo (baritono 1835) ed è lo zio del conte Nicolò Rota, padre della mia mamma Fulvia e primogenito di sei fratelli: Mario, Francesco, Maria, Anna e Carlo. Nicolò è stato Sovrintendente delle Belle Arti a Trieste durante il secondo conflitto mondiale e tra l’altro fautore, insieme al Vescovo Santin e al Sindaco di Trieste, della resa delle truppe tedesche prima dell’arrivo delle forze militari anglo-americane.

Ricordo con estremo piacere la calorosa accoglienza dei partecipanti al Congresso dove, durante il mio intervento ho avuto modo di ricordare le piacevoli visite di mia madre alla città di Momiano, dove si recava con i genitori a trovare la sua parente Mercedes Rota ed alle gite al Castello, del quale il nonno Nicolò ci raccontava da piccole di un famoso passaggio segreto usato come via di fuga. Durante il Congresso sono state inoltre esposte le foto del quadro raffigurante Giuseppe Rota in abiti di scena dell’opera sopraccitata “Ginevra di Scozia” dipinto dal fratello Giovanni e della campana appartenente al Castello di Momiano che la tradizione vuole suonata allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre in quanto benaugurante per tutti i cittadini di Momiano e che la nostra famiglia continua a suonare ogni Capodanno nel segno di questa piacevole e benaugurante tradizione.